Per tanti anni si è portato avanti questo dibattito creando un dualismo talvolta anche particolarmente infuocato tra il partito che sostiene l’allenamento specifico e quello che ritiene fondamentale invece uno sviluppo delle qualità più «generali» indipendenti dallo sport praticato. Quest’ultimo visto come sostegno e base di supporto per il primo.
Quali sono gli sviluppi in merito a questo dibattito? Che spunti ci offre la letteratura internazionale per comprendere meglio questa tematica molto delicata ai fini delle scelte metodologiche volte allo sviluppo del talento giovanile?
Come sempre prenderemo spunto dalla letteratura internazionale, nello specifico analizzando un articolo internazionale pubblicato nel 2021 dal gruppo di ricerca di João Ribeiro sulla rivista Sports Medicine, che ha come tema principale lo sviluppo del talento nello sport attraverso una pedagogia non-lineare. Il framework proposto dagli autori è quello ecologico, in opposizione ai metodi tradizionali.